Dopo che Sharon Wauchob aveva dato le dimissioni dal ruolo di direttore creativo, al timone di Edun è arrivata un’altra donna, Danielle Sherman, già a capo della linea young T by Alexander Wang e con un passato come design director presso The Row delle gemelle Olsen. Il brand di prêt-à-porter etico per uomo e donna, fondato nel 2005 da Bono Vox e dalla moglie Ali Hewson, non ci ha messo molto a rimpiazzare la Wauchob, che ha lasciato l’etichetta dopo sei stagioni di collaborazione per “rafforzare la linea che porta il suo nome”, come si legge in una nota stampa.
L’arrivo di una stilista come la Sherman aggiunge un ulteriore tassello strategico verso una nuova era volta a una identità di marca più credibile per dare una accelerata nell’espansione wholesales della griffe, oggi distribuita in 200 store nel mondo. L’obietto di Edun è quello di produrre abiti di qualità in partnership con fornitori dei Paesi africani (all’attivo, progetti in Kenya, Marocco, Madagascar, Uganda e Tunisia) creando posti di lavoro sostenibili attraverso la produzione tessile delle collezioni proprio nel Continente nero. Il brand è attualmente controllato con una quota di maggioranza del 51% da Vox e Hewson ed è partecipata per il 49% dal colosso francese Lvmh, che secondo rumors vicini al frontman degli U2 era entrato nel capitale del marchio nel 2009, qualche mese prima della comparsa della coppia Vox-Hewson nella compagna core values di Louis Vuitton del 2010. “La nomina di Danielle in qualità di creative director full-time segna un passo in avanti e di cambiamento nello sviluppo di Edun come un marchio di valori condivisi, ma anche di tendenza”, conclude nella nota Antonio Belloni, managing director di Lvmh e membro del board di Edun.