In concomitanza con il salone, a partire dal 9 aprile e fino al 1° maggio, la Triennale di Milano ospiterà una mostra dedicata a Massimo Iosa Ghini. L’esposizione – curata da Iosa Ghini Associati, con la partnership di Fiandre Architectural Surfaces, Iris Ceramica e Rossato- ripercorrerà i trent’anni di carriera, dagli anni Ottanta a oggi, dell’architetto e designer attraverso una selezione di disegni, progetti di interni e di architettura, oggetti, illustrazioni e filmati.
“Negli anni Settanta-Ottanta – afferma lo stesso Iosa Ghini – il mio è stato un grande lavoro di segno, basato sull’esercizio anche manuale del disegno, fino al raggiungimento della coscienza di poter trasformare uno scenario bidimensionale in uno reale, capace di evocazioni, in oggetti anche slegati dalla mia formazione progettuale, come occhiali, oggetti per la tavola, carrelli per gelati, lampade”.
Il percorso espositivo, organizzato per aree tematiche, segue cronologicamente la carriera di Iosa Ghini: si apre con la sezione Disegnare, che analizza i suoi esordi quando, nel vivace fermento culturale bolognese dei primi anni Ottanta, partecipa attivamente alla creazione di una nuova visione dell’integrazione dell’immagine, tra illustrazione, moda, comunicazione e fumetto. Prosegue con la sezione Innovare, in riferimento alla partecipazione dell’architetto alle avanguardie del design, che lo portarono a fondare il gruppo del Bolidismo, teso a caratterizzare la purezza delle linee curve di matrice futurista. La dimensione internazionale di Iosa Ghini sarà oggetto della terza sezione, Parlare con il mondo, con oggetti – come la poltroncina Metropolis, le lampade Aladin, Scuba e Solar II e le rubinetterie Duravit – progettati per alcune aziende estere, come IBM Italia, Roche Bobois International in Francia e Yamagiwa in Giappone.
La mostra prosegue con l’area Interpretare, in cui si propongono i lavori che Iosa Ghini ha realizzato per i marchi che rappresentano l’eccellenza italiana nel mondo, tra cui Ferrari Maserati e Alitalia e, per quanto riguarda il design di prodotto, per Cassina, Poltrona Frau e Snaidero cucine. L’esposizione si chiude con l’attualità – dagli anni Novanta a oggi – ovvero con i progetti architettonici e di design, in cui il tema della sostenibilità ambientale diventa preminente coniugata con la capacità di innovazione tecnico stilistica del sistema produttivo italiano, riassunte nella frase Sostenibile ma bello.