In Europa lo shopping di lusso da parte dei turisti ha raggiungo la quota dello shopping dei clienti residenziali. È quanto emerge da un approfondito report sul settore realizzato da Exane Bnp Paribas e pubblicato alla fine di gennaio. L’analisi, affrontando una serie di gruppi leader, prende in considerazione diversi aspetti ritenuti cruciali. Sul turismo, in particolare, le stime della banca francese indicano che il flusso di acquisti turistici è passato dal circa 45% del 2011 alla soglia critica del 50 per cento (vedi grafico).
Inoltre, il report stima la tendenza per quattro Paesi (vedi immagine). Emerge che in Italia la quota di shopping turistico è ancora al 40%, ma con una forte accelerazione all’aumento, combinata con un’altrettanto notevole spinta al ribasso degli acquisti italiani. In Francia, l’accelerazione estera è simile, ma qui si parte già da una percentuale del 60% dello shopping realizzata dai turisti. Meno potente, per contro, la forza discendente degli acquisti dei francesi. Le forze divergenti (locali al ribasso, turisti in aumento) valgono anche, seppure con intensità meno elevata, nel Regno Unito, dove le percentuali si sttestano ancora sulla parità. Il Paese più anomalo pare essere la Germania, dove i consumi interni sono tuttora all’80% del mercato, e non sembrano diminuire.