Risultati deludenti per il colosso dell’abbigliamento sportivo Nike che ha chiuso l’anno con un fatturato in crescita del 16% a 24,1 miliardi di dollari, ma con un aumento dei costi (materie prime, sconti e investimenti nel business digitale) più che proporzionale che si è mangiato i margini. Il gross margin è infatti passato dal 45,6% al 43,4%. L’utile netto si è attestato a 2,22 miliardi di dollari in crescita del 4%.
“Ci aspettiamo nuova volatilità anche per i prossimi mesi – ha dichiarato Mark Parker, CEO di Nike – sia per l’andamento delle economie, che per il costo del lavoro e delle materie prime. È cresciuto anche il rischio sui cambi, soprattutto in Europa e nei Paesi emergenti e ci aspettiamo infine di crescere in Cina meno di quanto non sia successo in passato”.