Secondo il consueto monitoraggio sugli acquisti riportato dal Codacons, il Natale 2011 sarà ricordato come il peggiore degli ultimi 10 anni sul fronte dei consumi. “Le vendite sono crollate e mai come quest’anno il settore regali ha subito una contrazione così forte – spiega il presidente del Codacons Carlo Rienzi – ormai la corsa ai doni natalizi volge al termine, e i risultati sul fronte delle vendite sono i seguenti: il settore abbigliamento e calzature ha fatto registrare un calo degli acquisti pari al -30%, i prodotti per la casa -25%, i comparti elettrodomestici, profumeria, estetica -20%, così come i viaggi, e addirittura una diminuzione del 5% si è registrata per i giocattoli”.
Si tratta quindi del più brutto Natale degli ultimi 10 anni sia per i consumatori, costretti a ridurre il numero e l’entità dei regali, sia per i commercianti, che hanno subito una drastica riduzione del giro d’affari. Gli unici settori per i quali le vendite hanno retto rispetto agli anni passati sono l’hi-tech e gli alimentari. “È evidente – continua Rienzi – che a partire dal prossimo anno qualcosa deve cambiare sul fronte del commercio, altrimenti migliaia di esercizi commerciali saranno costretti a chiudere”.
Nonostante a Natale si siano spesi 48 euro in meno a testa, anche la previsione per i saldi invernali è di un flop, con un calo delle vendite dal 30 al 40% per i saldi in partenza il prossimo 5 gennaio. “Prevediamo il flop dei saldi invernali – conclude Rienzi – i cittadini in un momento di grave crisi come quello attuale, non ricorreranno agli sconti, e taglieranno ulteriormente gli acquisti. Rispetto ai saldi invernali dello scorso anno, quest’anno saranno un clamoroso calo, con riduzioni delle vendite che andranno dal 30 al 40%”.