Dopo 4 anni di lavori, si è svolta ieri in perfetto stile Armani l’inaugurazione dell’Armani Hotel Milano, il secondo hotel del progetto Armani Hotels & Resorts, in collaborazione con Emaar Properties PJSC.
Nel corso della giornata sono andati in scena prima il taglio del nastro e poi un esclusivo party di inaugurazione all’insegna di un lusso discreto e sussurrato, con personalità di spicco della città come l’Assessore alla Moda e alla Cultura Stefano Boeri, e celebrities e socialite, da Barbara Berlusconi in compagnia del fidanzato, il calciatore Pato, all’attrice di Hollywood Maggie Gyllenhaal. Ad accogliere tutti all’ingresso Re Giorgio, fiero di quello che considera un atto di amore nei confronti di Milano anche in vista dell’Expo 2015 e un modo per dare lustro alla città e renderla competitiva con le altre mete top nel mondo.
L’hotel, che ha come logo il Duomo stilizzato, è ospitato dal palazzo di via Manzoni 31 progettato da Enrico Griffini nel 1937 in stile razionalista, che per uno strano gioco del destino visto dall’alto appare come un’immensa “A”. A dominare l’edificio gli ultimi due piani, dove nel “cappello” di vetro sono situati gli spazi comuni. Al 7° piano si trovano l’Armani/Ristorante, con cucina italiana, l’Armani/Lounge e l’Armani/bamboo bar, mentre l’8° ospita la spettacolare Spa di 1.200 mq, con 6 sale trattamento, una suite per coppia, una palestra e una piscina in marmo verde, che regalano una suggestiva vista sulla città.
Le 95 stanze e suite, con prezzi dai 400 ai 12.000 euro a notte per la Presidential, variano dai 45 mq della Armani Deluxe ai 200 mq della suite presidenziale. “Mi sono concentrato su ciò che volevo offrire – ha spiegato lo stilista – seguendo la mia personale visione dell’estetica e idea del comfort”. Tutto nell’hotel è infatti concepito per soddisfare le esigenze di privacy, lavoro e relax, secondo l’ideale di eleganza e minimalismo proprio della filosofia Armani.