È fatta di contrasti la collezione Ermanno Scervino per la P/E 2012, che accosta couture e sport a materiali differenti. Lo stilista immagina un viaggio in India e propone capi sartorialmente costruiti, con grafismi in rete e in pizzo di cotone e intrecci legati alla paglia di Vienna che appaiono come ricami preziosi. Le lavorazioni handmade spiccano anche nel denim, unito al pizzo in una lavorazione sperimentale.
“Il nostro punto di forza è il made in Italy, non a caso lavoriamo a Firenze dove c’è una forte tradizione artigianale”, ha commentato il designer, milanese di nascita ma toscano d’adozione. “Il denim della collezione è complicatissimo da realizzare, pensi che fino all’ultimo sono stato indeciso se farlo andare in passerella!”. L’azzurro denim con il bianco, il verde e il kaki sono tra i colori dominanti nelle proposte, iperfemminili con le gonne longuette in cui la vita si alza.
Il Gruppo Ermanno Scervino per il 2011 stima un fatturato di 93 milioni di euro con un quota export del 60% di cui il 22% realizzato nell’Est Europa, dove ha appena aperto la prima boutique in Ucraina a Kiev portando a 37 i monomarca nel mondo.
“Per crescere puntiamo sui mercati emergenti, come la Cina e l’India – ha affermato Toni Scervino, socio di Ermanno e anima imprenditoriale della griffe. “La Russia invece è per noi un mercato consolidato, solo a Mosca abbiamo cinque boutique”.