Ottimi risultati per Bulgari nel primo semestre. Il gioielliere romano, passato sotto il controllo del colosso del lusso francese LVMH, ha chiuso la prima metà del 2011 con un utile netto di 9,1 milioni di euro, risultato che si confronta con il rosso di 7,7 milioni del primo semestre del 2010. In particolare l’utile semestrale ha risentito favorevolmente dei proventi derivanti dalle operazioni di copertura sui cambi messe in atto dal gruppo. Il fatturato si è attestato a 548 milioni di euro, in aumento del 23,6% rispetto ai 443,3 milioni dello stesso periodo del 2010. L’utile operativo è cresciuto da 12,3 milioni a 15,3 milioni di euro.
Nel solo secondo trimestre il fatturato è aumentato del 20,1%, mentre l’utile netto è stato negativo per 0,2 milioni di euro. Sul risultato, spiega il gruppo guidato da Francesco Trapani, hanno impattato le spese non ricorrenti per 15,8 milioni sostenute per le attività di consulenza relative all’accordo siglato con LVMH. Per quanto riguarda le aree geografiche il fatturato è salito sia in Europa (+18,6%) che in America (+16,1%). Molto bene anche l’Asia (+44,2%).
Inoltre il colosso del lusso francese, a seguito di un articolo di stampa apparso sul Il Sole 24 Ore, ha smentito con una nota le indiscrezioni prive di fondamento e tali da confondere il mercato, secondo le quali LVMH potrebbe dover rialzare il prezzo dell’offerta su Bulgari. A questo proposito LVMH conferma che ” l’offerta pubblica d’acquisto su Bulgari sarà lanciata al prezzo di 12,25 euro per azione”.