Il Gruppo Swatch chiude il 2009 con un giro d'affari pari a 5,4 miliardi di franchi svizzeri (circa 3,7 miliardi di euro), in calo del 9,1% rispetto all'anno precedente. Dopo un primo semestre più negativo, la ripresa della seconda parte dell'anno ha permesso di chiudere con una flessione più contenuta. La riduzione del fatturato è stata accentuata dalle dismissioni di alcune attività e dall'effetto valutario negativo. Il raffronto 2008-09 al netto delle cessioni e dell'effetto cambio ridimensiona la perdita che si attesta così al 6,3%. Le attività di produzione e sistemi elettronici hanno avuto un calo aggregato del 19,5% a cambi correnti, mentre il segmento orologi e gioielli, che annovera tra gli altri i marchi Breguet, Tiffany & Co. e cK Calvin Klein, ha registrato una perdita del 7,7%.
Il mercato Italia – ha commentato Laura Burdese, amministratore delegato della filiale – in Europa è uno di quelli che ha reagito meglio alla crisi e ha chiuso il 2009 con una contrazione migliore rispetto alla performance di gruppo. Le vendite di dicembre sono state superiori a quelle dello stesso mese dell'anno precedente, trend che si conferma anche a gennaio, sebbene appena iniziato, e che ci fa prevedere un 2010 positivo. Inoltre – continua Laura Burdese – più della metà dei nostri marchi ha incrementato le vendite rispetto al 2008. Tra i marchi che hanno performato meglio ci sono Omega, cronometrista ufficiale dei giochi olimpici fino al 2020, Calvin Klein e Swatch che continua a tenere. Anche il marchio di nicchia Rado conferma risultati positivi.
Nei progetti 2010 del gruppo guidato dalla famiglia Hayek ci sono cessioni ulteriori di attività non strategiche, investimenti sui brand di proprietà e un hotel in Cina dove il gruppo opera da 25 anni. Lo Swatch Art Peace Hotel aprirà infatti a Shanghai. Il piano terra sarà occupato dalle boutique di fascia alta del gruppo, oltre a Swatch, mentre il resto della struttura sarà dedicata all'arte. Qui, a giovani artisti talentuosi sarà permesso pernottare e creare negli spazi messi a loro disposizione, in cambio di una delle loro creazioni. Le opere d'arte saranno poi esposte gratuitamente al pubblico.