è stato un anno nero per i titoli del lusso in tutto il mondo. Lo rivela uno studio, appena pubblicato, di Pambianco Strategie di Impresa, che, addirittura parla di «annus horribilis».
Dei 28 titoli quotati nelle varie borse, uno solo si è salvato: Hermès, che, tra il 2 gennaio e il 30 dicembre 2008 ha guadagnato, a Parigi, il 15,7%. Secondo lo studio, le principali ragioni di questo successo sono, da un lato, l'ulteriore innalzamento del prezzo delle collezioni, così da farne, ancor più, un prodotto esclusivo; dall'altro, l'appetibilità del titolo, che potrebbe far gola a colossi come Lvmh e Ppr. Solo segni meno per gli altri 27 titoli. Non si è salvato nessuno: da Lvmh (-42,2%), a Bulgari (-53,8%), ad Antichi pellettieri (-70,4%), giù giù, fino ad Escada (-81,9%).
Non è andata meglio al di là dell'Atlantico, dove nessuno dei 10 titoli del lusso ha strappato un segno positivo a Wall Street. La migliore performance è stata di Vf corporation, che ha perso «solo» il 19,2%. Peggio hanno fatto, tra gli altri, Nike (-19,4%), Ralph Lauren (-26,3%), Timberland (-34%), Tiffany (-46,2%) e Fossil, peggiore della lista, con un �58%. Eppure, secondo Pambianco Strategie di Impresa, i titoli del lusso, almeno in Europa, hanno registrato un andamento migliore rispetto ad altri comparti. In Europa, l'indice Pambianco è sceso complessivamente del 24,6%, contro una discesa del Dow Jones Eurostoxx del 45,4%. Lo stesso discorso vale per gli Stati Uniti, con il Dow Jones sceso del 32%, a fronte dell'indice Pambianco Usa calato solo del 24%. L'analisi mette in risalto il fatto che i titoli a maggiore capitalizzazione hanno retto il mercato meglio di altri, come dimostrano i dati di Hermès, di Inditex (Zara) e di Hennes & Maurits (primi tre della classifica europea), che, complessivamente, rappresentano quasi il 50% della capitalizzazione del comparto. Al contrario, hanno sofferto di più i titoli a minore capitalizzazione, anche per la crisi di liquidità, che si è avuta sui mercati. Peggio di tutte però hanno fatto le aziende in fase di ristrutturazione, come Escada e Aicon. Il 2009 non è iniziato nel migliore dei modi (ieri, a piazza Affari, ib titoli del lusso hanno segnato pesanti perdite) e poche aziende del comparto hanno dato indicazioni sulle prospettive. Fino alla prossima estate si navigherà a vista. Qualche spiraglio, forse, arriverà dalla seconda metà dell'anno.
Estratto da: ItaliaOggi del 15-1-09, a cura di Pambianconews