E' passato un anno da quando le aziende riunite in Altagamma, insieme a quelle di IntesaInterAssociativa, hanno presentato al Governo i problemi e le opportunità per il settore dell'alto di gamma. Si chiesero all'Esecutivo interventi necessari a rafforzare questo settore, punta di diamante dell'industria italiana nel mondo. Da allora le imprese del cosiddetto luxury non hanno avuto alcuna attenzione da parte del Governo.
Per l'alto di gamma, fortunatamente in controtendenza, il 2008 segna ancora una crescita. Seppure con un forte rallentamento nelle ultime settimane, questa tenuta dei marchi del settore è frutto dell'impegno continuo delle sue imprese. La solidità del business risiede infatti nella pratica imprenditoriale, nella cultura del progettare, del fare e del produrre, nella ricerca della qualità assoluta: come ha detto il Presidente di Neiman Marcus, Burton Tanksy: �chi prova il meglio non torna indietro, comprerà forse meno, ma comprerà sempre il meglio�.
E' venuto il momento per il Governo di realizzare coraggiosamente quel netto cambiamento nelle politiche di sostegno alla competitività che, se fino a ieri era necessario, oggi è diventato emergenza. A partire dal sostegno all'immagine del Paese. Occorre rendere più efficace l'amministrazione pubblica, diminuirne i costi, ridurne le lentezze che gravano sempre più sul sistema produttivo. Sono tutti traguardi che possono dare slancio alle imprese, che vogliono poter contare su uno Stato “alleato e amico”, un vero partner che non sia un peso ma una grande opportunità per accrescere benessere ed equità sociale.
Insomma le aziende italiane del lusso di Altagamma vogliono contribuire allo sviluppo economico, sociale e culturale dell'Italia, proseguendo nell'affermazione delle loro imprese nel mondo. Con le istituzioni il dialogo è aperto e le priorità sono state indicate con chiarezza. Tocca ora al Governo fornire, finalmente, delle risposte. Noi siamo pronti a collaborare.
Estratto da: Il Sole 24 Ore del 21-10-2008