Primo: digerire l'acquisizione della danese Louis Poulsen Lighting. Secondo: nel festeggiare gli ottant'anni della società accelerare la realizzazione del nuovo quartier generale alle porte del capoluogo toscano. Terzo: confermarsi uno dei primi tre player europei del settore e, nello stesso tempo, continuare nella conquista di nuove quote di mercato. “Quarto: dopo il delisting di fine anno dal segmento Star per non far ricadere sugli azionisti l'appesantimento della posizione finanziaria dovuto all'acquisizione per 155 milioni di euro della società danese, ripensare tra qualche anno a un ritorno a Piazza Affari, non prima di aver però rafforzato la nostra immagine e posizione sui mercati mondiali che fanno di Targetti una multinazionale della luce”, sono i passaggi futuri che rivela Lorenzo Targetti, amministratore delegato del gruppo fiorentino.
Targetti ha creato, con una serie di acquisizioni, un network di aziende altamente specializzate, capaci di muoversi in autonomia nel settore di riferimento. �E l'acquisizione della danese Louis Poulsen, che ci permette di essere un punto di riferimento per tutto il Nord Europa, va in questa direzione”, racconta Targetti. E di fatto la multinazionale della luce che Targetti ha creato è ormai presente in tutto il mondo: è forte negli Stati Uniti, ha stabilimenti anche in Cina per servire tutto l'Oriente, e ora guarda con interesse alla espansione in India.
Il gruppo ha chiuso il 2007 con 194 milioni di fatturato (+10%) che diventano però 314 milioni sommando i ricavi della neoentrata in portafoglio Louis Poulsen Lighting. Ha oltre mille dipendenti, controlla 20 società, nove stabilimenti produttivi (7 in Italia e 2 in Cina vicino Shanghai), commercializza 3mila prodotti e realizzata il 70% del proprio fatturato fuori dalla penisola.
Estratto da Affari&Finanza del 21/04/08 a cura di Pambianconews