�Una delle mie più grandi soddisfazioni è vedere la passione per i mobili accendersi negli occhi dei giovani che invitiamo a visitare la nostra fabbrica. Questo è un mestiere duro, ma che dà la possibilità di esprimere un grande ventaglio di competenze, manuali, creative, manageriali. Però deve scoccare una scintilla iniziale, un vero colpo di fulmine�. Luciano Biscontin parla per esperienza personale: aveva 14 anni quando è entrato come apprendista nell'allora �ditta Presotto Rino� di Brugnera, a due passi da Pordenone, nel cuore del distretto del mobile di Livenza. Ventun anni più tardi Biscontin si comprò l'azienda, cha da allora non ha smesso di crescere.
Nel 2007 i ricavi hanno raggiunto i 42 milioni di euro e il 47% del fatturato viene dalle esportazioni, prevalentemente in Europa centrale e dell'Est. Tra i collaboratori della Presotto ci sono anche importanti designer come Marco Piva, Lorenzo Bellini, Simone Micheli e il giapponese Toyo Ito.
Per il futuro Biscontin punta molto sulla Russia: �Ci sono andato per la prima volta nel 1990, intuendo che con il crollo del Muro i cambiamenti sarebbero stati velocissimi e che per le aziende italiane si sarebbero aperte grandi opportunità�.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 20/04/08 a cura di Pambianconews