Un ottimo 2007, con tassi di crescita in molti casi due cifre, e buone prospettive per il 2008, nonostante i segnali congiunturali non del tutto favorevoli dovuti agli sbalzi valutari e al rallentamento dell'economia americana. L'analisi dei bilanci delle più grandi aziende italiane del mobile e del settore cucine è un ulteriore motivo di ottimismo, che rafforza il clima di fiducia in cui si è aperto mercoledì il Salone del Mobile.
La prima azienda italiana del settore mobile-casa, secondo la classifica dei bilanci 2007 elaborata da Pambianco Strategie d'Impresa , è Natuzzi, con ricavi per 634 milioni di euro. Un fatturato di tutto rispetto, seppure in calo del 13,7% rispetto al 2007: l'azienda pugliese specializzata in divani in pelle è tradizionalmente molto presente sul mercato americano ed è stata quindi fortemente penalizzata dal dollaro debole, che nel 2007 ha perso circa il 20% del suo valore. Tra le prime dieci aziende del mobile casa spiccano per tassi di crescita B&B (+23,4% sul 2006), Kartell e Poliform (+15% entrambe), ma anche Molteni (+10,7%) e Calligaris (+7,1%). �L'incremento medio dei fatturati per il 2007 delle prime nove aziende del mobile è stato del 6%, appena due punti in meno rispetto alle top 10 della moda � spiega Carlo Pambianco, Presidente della società di analisi e consulenza -. Secondo le nostre previsioni, il 2008 vedrà un rallentamento della crescita, che resterà comunque positiva nonostante la congiuntura internazionale non del tutto favorevole�.
Tra i produttori di cucine, al numero uno resta il gruppo Snaidero, che è anche primo in Europa, con ricavi a 265 milioni di euro, in aumento del 6,7%, mentre la performance migliore in termini di crescita è stata quella di Lube arrivata a 150 milioni (toccando quasi il +20% sul 2006). �Per molti anni le cucine made in Italy hanno sofferto la supremazia tedesca, soprattutto in fatto di tecnologia � ricorda Pambianco -. Ma non è più così da qualche anno: le innovazioni tecniche sono ormai acquisite e diffuse, oggi la differenza la fa il design. E su questo le aziende italiane sono da sempre leader nel mondo�.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 18/04/08 a cura di Pambianconews