Trasformare l'impresa da business familiare a �multinazionale tascabile� è l'obiettivo di Isaia, l'azienda di abbigliamento di Casalnuovo, paese alle porte di Napoli, che nel 2007 ha raggiunto i 23,594 milioni di euro di fatturato, in crescita del 21% sul 2006 (una percentuale di cinque punti più alta se il raffronto viene fatto a cambi costanti), mentre il fatturato consolidato di gruppo è stato di 32 milioni (+20% sul 2006). L'Ebitda (margine operativo lordo) è cresciuto del 25% rispetto al passato esercizio a cambi correnti e del 72% a cambi costanti.
Gli aumenti a due cifre di ricavi e redditività non sono le uniche novità: a febbraio 2008 è cambiata la composizione del Consiglio di Amministrazione, che ora è presieduto da Fabio Giombini, Direttore Generale del gruppo Gilmar. Nel cda sono entrati Guido Vesin, numero uno del settore M&A di Banca Akros, ed Enrico Vento, direttore generale della In Bompani.
Sotto la guida operativa di Giovanni Mannucci, Ceo di Isaia dalla fine del 2006, l'azienda ha avviato un processo di internazionalizzazione, che passa anche attraverso il rafforzamento della distribuzione wholesale e della rete retail diretta: già oggi l'80% del fatturato è riconducibile ai mercati esteri, con gli Stati Uniti che assorbono il 45% dell'export. Nel settembre 2008 aprirà il primo flagshipstore a Milano e sono in cantiere un progetto retail in Cina, Stati Uniti e il secondo punto vendita di Mosca.
A cura di Pambianconews