Solo tessuti fatti a mano per gli abiti di Piombo
«Voglio ridare al vestito la sua poesia. Voglio dimenticare gli anni 80 e ripartire dagli anni 60, creando un “ponte di stoffe” tra ieri e oggi». Massimo Piombo spiega così la filosofia del suo marchio. Nello scorso settembre ha inaugurato il nuovo negozio milanese, in via Montenapoleone, e nei prossimi tre anni lo sviluppo retail avrà una forte accelerazione. «L'idea è di aprire 10-20 negozi monomarca, ciascuno di un centinaio di metri quadrati, tranne quelli di Londra, New York e Tokyo che saranno grandi almeno il doppio. Per la distribuzione puntiamo a essere presenti in 250 negozi in tutto il mondo, non di più».
Nel 2007 il giro d'affari dell'azienda ha raggiunto i 12 milioni di euro e per l'espansione verranno usate solo risorse interne. «Ho fatto qualche buon investimento e per questo posso autofinanziare la mia crescita. Non è una strada obbligata, la finanza in molti casi è importante per lo sviluppo, a patto che ogni impresa abbia un cuore creativo, la cui importanza deve essere riconosciuta anche dai manager. Altrimenti tutto perde significato».
Estratto da Il Sole 24 Ore del 20/02/2008 a cura di Pambianconews