�La voglia di far bene c'è, l'impegno imprenditoriale e di comunicazione continua, ma il momento è innegabilmente incerto�. Parola di Mario Boselli. Il presidente della Camera nazionale della moda, alla vigilia della settimana dedicata al pr�t-à-porter femminile di Milano, cerca di evitare eccessi di pessimismo e invita tutti ad affrontare le avversità del ciclo economico con uno spirito positivo.
�In questi ultimi due anni le aziende del tessile-abbigliamento hanno dimostrato di saper reagire. Il problema è la congiuntura internazionale � spiega Boselli – e in particolare l'atmosfera di incertezza. La debolezza del dollaro è un fatto negativo per le imprese italiane. Sui prodotti di queste aziende il fattore prezzo fa la differenza, cosa che succede in misura molto minore per i prodotti finiti di fascia alta�.
A proposito di sfilate e sulle discussioni sui calendari, il presidente è chiaro: �Diciamo da anni che il modello francese sarebbe un ottimo esempio: gli orari delle sfilate sono pressoché identici a ogni tornata, alcuni grandi nomi si posizionano il primo, altri l'ultimo giorno, per invogliare i buyer a restare per tutta la settimana. Da noi purtroppo i primi e gli ultimi giorni sono un po' deboli e questo penalizza soprattutto i giovani. Noi italiani siamo i primi al mondo, nella moda, ma non ne abbiamo piena consapevolezza e a volte finiamo per danneggiarci da soli�.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 12/02/08 a cura di Pambianconews