La Borsa ha le sue ragioni. Ma non è detto che abbia sempre ragione. Capita così che società con fondamentali solidi e piani di sviluppo da «panzer» possano perdere sul mercato oltre il 40 per cento in meno di un mese. è successo, ad esempio, a It Holding che ha annunciato un nuovo contratto quinquennale di licenza per una linea femminile di borse, pelletteria e accessori da viaggio firmata Galliano, Piazza Affari ha fatto orecchie da mercante, penalizzando il titolo con un crollo del 10 per cento.
Inevitabile, forse, in questa congiuntura e per una small cap. Eppure nei primi nove mesi 2007 la società ha raggiunto un fatturato di 502,5 milioni di euro, con una crescita (se si escludono i 203,2 milioni che fino al 2006 aveva fruttato la licenza D&G), del 33,7 per cento. «Numeri che non sono certo da recessione, anzi precisa a B&F il presidente e ad, Tonino Perna – Tra le società del nostro settore siamo una di quelle con le potenzialità di crescita maggiore grazie a un portafoglio marchi bilanciato, diversificato e alle possibilità di riequilibro della finanza. Non abbiamo alcun segnale per rivedere le stime di crescita e redditività, se non al rialzo. Forse la volatilità sul titolo è stata innescata da vendite a termine.
Lo stesso Perna ci crede: lo dimostra il recente acquisto di 50.000 azioni da parte della sua Gtp Gallery. Un piano che prevede un'accelerazione su tutti i fronti per arrivare al 2010 con un fatturato di 840 milioni di euro, dai 640 con cui It Holding si aspetta di chiudere il 2007. «Stiamo puntando su quell'ampia parte del mondo dove la recessione dei consumi non c'è: Europa dell'Est, Medio Oriente e Asia e in particolare la Cina�.
Estratto da Borsa&Finanza del 26/1/08 a cura di Pambianconews