�E' capitato che qualcuno ci suggerisse di togliere il nome Gianfranco dal brand. è assolutamente fuori discussione: l'architetto non c'è più, ma il marchio continuerà a portare il suo nome e il suo cognome». Michela Piva (nella foto) inizia con questa premessa a parlare del futuro della maison: è amministratore delegato della Gianfranco Ferré spa (controllata da It Holding) da meno di due mesi, anche se lavora nel gruppo da cinque anni. In questi giorni è impegnata con la collezione uomo per il prossimo inverno insieme a Lars Nilsson, direttore creativo della maison dal 25 settembre.
Il bilancio 2007 si è attestato a quota 124 milioni di euro e il target per il 2010 è di raggiungere i 200 milioni, con una crescita media annua del 18% circa.
La prime mosse per dare impulso alla crescita sarà puntare sulle licenze, �da una parte abbiamo riportato all'interno la licenza per le scarpe, spiega Piva, potenziando la divisione dedicata alla progettazione, produzione e distribuzione di calzature. Per contro, la settimana scorsa abbiamo siglato una accordo per la produzione delle linee donna intimo e mare, settori in cui il nostro gruppo non è presente con strutture proprie. Abbiamo scelto la Viamazzini, un'azienda lombarda che da quasi 30 anni produce e distribuisce collezioni di abbigliamento intimo e di beachwear per marchi italiani e internazionali�.
La squadra Gianfranco Ferrè si è appena rafforzata, con l'ingresso di un creativo “puro”, Fabien Baron, e di uno stylist di punta come Karl Templer.
Intanto, il 31 gennaio sarà inaugurato un grande negozio di proprietà a Tokyo.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 15/01/08 a cura di Pambianconews