Il mercato mondiale della nautica gode di ottima salute e la leadership nella costruzione dei megayacht, quelli con una lunghezza di oltre 24 metri, è saldamente in mano alla cantieristica italiana. Infatti delle 916 commesse (+18% rispetto all'anno precedente) che rappresentano il portafoglio ordini per il 2008 ben 427 (+23%) sono ad appannaggio dei costruttori nazionali. Ma sullo scenario fanno però capolino degli outsider: i taiwanesi.
A dirlo è l'edizione 2008 del «Global order book» stilata dal magazine americano “Showboat international“, che rileva il numero di ordini e la lunghezza degli scafi in fase di realizzazione. Il «made in Italy» in questa arena del lusso è leader con la Azimut-Benetti, con 98 ordini in portafoglio, seguita dal gruppo Ferretti (89 ordini). Nella classifica guadagnano posizioni il gruppo francese Rodriguez (47 progetti) e i tedeschi L�rseen e ThyssenKrupp. Entrambi sono specializzati nella costruzione di megayacht da 100 metri e oltre.
Nella top 20 anche il gruppo Fipa (Ab Yacht, Cbi Navi e Maiora), Sanlorenzo e Camuzzi Nautica (Baglietto e Cantieri di Pisa) mentre al 14esimo posto si colloca Perini Navi. Seguono ben cinque new entry: due sono cantieri di Taiwan, uno è tedesco, uno turco, per finire a Mosca dove è attiva una joint-venture tra un costruttore locale e un partner olandese.
La domanda mondiale si concentra sui motoryacht, che raccolgono 837 commesse, quelli a vela sono una nicchia da 60 ordini mentre una sparuta minoranza di 19 armatori ha preferito gli «expedition yacht» come Tribù, quello di Luciano Benetton.
Quest'anno, sempre secondo Showboat international, le richieste di barche da 61 a 76 metri, il cui costo è intorno al milione di dollari al metro, è cresciuta del 68%, mentre le commesse di quelle oltre i 76 metri sono aumentate del 28%. Invece resta tiepida la richiesta dei “piccoli” yacht da 24 ai 30 metri (+4,5 per cento).
Estratto da Il Sole 24 Ore del 17/12/07 a cura di Pambianconews