Oggi L'India rappresenta un esempio asiatico dove architettura, tecnologia e natura convivono in un'armonia di ottime industrie, fini intelletti e profondo rispetto dell'animo umano. Da una parte, certo, resta il pesante degrado per una grossa fetta di popolazione indigente. Dall'altra, però, assistiamo a uno scatto sociale in cui le università e la comunicazione, l'urbanistica e la produzione si confermano competitive sul piano mondiale.
Un caso che sta suscitando curiosità e concreti interessi. Sottolineato da Milano con due mostre che racchiudono la controversa bellezza di un gigante asiatico fra tradizione e modernismo. L'arte contemporanea permetterà al pubblico di indagare i costumi sociali, la politica, lo sviluppo urbano e altre nodose questioni di
Il più imponente degli eventi è Urban Manners, un progetto Hangar Bicocca : nei mastodontici spazi si passa con flessibilità dal video alla pittura, dai progetti installativi alla scultura e ai new media. Ad accomunare la proposta spicca il legame tra sacro e profano, caos e spiritualismo, povertà e tecnologia.
L'altra mostra milanese si intitola India Arte oggi: l'arte contemporanea indiana fra continuità e trasforntazíone allo Spazio Oberdan. Qui gli artisti sono quasi 30 e coprono un arco temporale più ampio, regalando al presente un confronto necessario col passato. Resta costante il dialogo con la realtà sociale, politica e religiosa. Un legame dove l'opera registra e metabolizza i rumori, i colori, gli odori e le espressioni di una civiltà tra le proprie radicì e la tessitura di un equilibrato futuro.
A chiudere il cerchio ecco 1'Auditorium di Roma coi 10 artisti di Prospect contenaporary art from India che punta sulle differenze di approccio e linguaggio.
Estratto da Panorama del 19/10/07 a cura di Pambianconews