Da Tolosa ha spiccato il volo il superjumbo Airbus A-380 dipinto con i colori della Singapore Airlines, la prima compagnia ad impiegarlo. Il più grande jet della storia dell'aviazione capace di trasportare fino a 800 passeggeri su due piani è finalmente entrato in linea dopo oltre due anni di guai tecnologici e gestionali che hanno provocato perdite di quasi 7 miliardi di euro alla società costruttrice per i ritardi nelle consegne.
Ma ora che «l'aereo del XXI secolo» ha iniziato la sua storia in cielo, già nella versione richiesta dalla compagnia singaporina dimostra che qualcosa può cambiare nei viaggi tra le nuvole. A partire dalla prima classe che, battezzata «Singapore Airlines Suites». Qui sono state realizzate delle cabine nelle quali la privacy è protetta da solide pareti tra le quali la comoda poltrona Frau in pelle si trasforma dopo cena in un vero letto con lenzuola e cuscino preparato dalle gentili mani delle hostess. Il pigiama è già a bordo. Un grande schermo tv incastonato tra luci e tessuti preziosi consente intrattenimenti (con giochi interattivi compresi) ben diversi rispetto al passato.
Il costo del relativo biglietto è ancora un mistero ma sarà «ben oltre», ad esempio, dei quasi 6 mila euro di una prima classe sulla tratta Milano-Sydney. In attesa che la britannica Virgin offra arredamenti con camere matrimoniali e bagni con doccia, ciò che si vede sulla Singapore Airlines è il massimo del lusso finora raggiunto. Anche la business class è la più spaziosa e confortevole mai incontrata, con collegamenti di ogni genere per garantire «continuità nel business».
Il primo volo commerciale partirà da Singapore per Sydney il 25 ottobre e sarà speciale; un charity-flight. Il velivolo, infatti, ospiterà 471 passeggeri in tre classi ma la quasi totalità dei biglietti è stata messa all'asta su eBay ricavando un milione di euro devoluto alla Singapore Community Chest, a due ospedali pediatrici di Sydney e a Medici senza frontiere.
I più generosi sono stati gli australiani, seguiti da singaporini e americani. Nessuno fa i nomi. Ma ci sono anche sette italiani, e insieme hanno speso 22 mila euro.
Singapore Airlines è stata la prima a ordinare il superjumbo acquistandone 19 esemplari per 5,7 miliardi di dollari e lo impiegherà soprattutto in voli quotidiani con l'Australia e la Gran Bretagna. Il grande aeroplano, dal costo medio di 230 milioni di euro e che richiede aerostazioni particolari per poter attraccare, è stato richiesto finora in 189 esemplari da 16 compagnie.
Estratto da Corriere della Sera del 16/10/07 a cura di Pambianconews