«Vorrà dire che me ne andrò in giro per le mie case a controllare quello che fanno i cuochi! La signorina Facchinetti? Non la conosco. La conoscerò». Addii e battute. Valentino comincia a salutare. Il conto alla rovescia del grande couturier è iniziato, ieri, a Parigi. Con l'ultima sfilata pr�t-à-porter della sua vita. Poi ci sarà l'ultima della collezione uomo e poi l'ultima della collezione alta moda.
«Non doveva essere così, spiega il socio storico Giancarlo Giammetti, il �the end� era per luglio ma poi ci siamo resi conto che il pr�t-à-porter parigino era troppo vicino per il cambio. Allora abbiamo chiesto di chiudere con l'alta moda». Così sarà. Intanto «that's a party»: musica anni '80, disco, allegria e una serie infinita di abiti colorati, freschi, leggeri. Si commuove Valentino.
«Bello, bello c'era anche gente che urlava», dice alle sue sarte rientrando dopo il bagno di folla. «Volevo solo fare qualcosa per rendere felici tutti e perché non si dimentichino di me», aggiunge. Risponde a tutti: «Penserò al museo della moda a Roma, a una scuola per i giovani, agli Oscar, a sciare e ai miei cani», assembla, aggiunge e toglie: «Lascio alla Facchinetti una bella patata bollente … ma pure un archivio sconvolgente».
Consigli? «Non ne ho. Penso sia grande abbastanza per poter fare da sola». E Giammetti: «è stato il management a decidere il nome». Ma dire di «non conoscerla»… «Noi conosciamo poca gente nel mondo della moda. So che è molto professionale. La incontreremo». Quando? «Presto». Ma lei lavora già: «Mai vista a Roma e comunque avevamo tante cose da fare».
«è vero sono pazzo di Alessandra e mi assumo tutta la paternità», dice raggiante Matteo Marzotto confermato alla presidenza della Valentino insieme all'amministratore Stefano Sassi, da Permira, il gruppo che ha rilevato la griffe.
Estratto da Corriere della Sera del 4/10/07 a cura di Pambianconews