Le principali aziende quotate della moda e del lusso hanno archiviato un ottimo primo semestre e ora guardano al secondo con previsioni di ulteriore crescita, nonostante le incertezze della congiuntura mondiale e il dollaro ai minimi storici sull'euro.
è quanto emerge da un'analisi condotta da Pambianco Strategie di Impresa su un campione di 19 aziende, 14 italiane (Aeffe, Benetton, Bulgari, Burani, Geox, Gucci, It Holding, Luxottica, Marcolin, Safilo, Stefanel, Tod's, Prada, unico gruppo, per ora, non quotato del campione, e Valentino Fashion Group) e cinque straniere (Tiffany, Hugo Boss, Escada, Lvmh ed Hermès).
Il fatturato semestrale delle aziende italiane è aumentato dell'8,9% e i gruppi con la crescita maggiore sono nell'ordine Geox (+27,1% a 388 milioni di euro), Prada (+18% a 812 milioni) e Marcolin (+17,2% a 104 milioni). Significativo anche il dato sull'Ebitda, riferito alle 11 aziende che hanno fornito il dato (restano escluse Bulgari, Gucci e Valentino Fashion Group): nel primo semestre sale dal 17,2% del fatturato al 18 per cento. Le aziende con le performance migliori per quanto riguarda l'Ebitda sono Geox (28,9%), Tod's (22,3%) e Luxottica (19,7%), mentre i migliori per incremento percentuale rispetto al primo semestre 2006 sono Marcolin (+155%), Aeffe (+51,6%) e Prada (+40%).
Ma veniamo al campione di aziende straniere: in questo caso il fatturato semestrale è salito del 6,2% , cioè il 2,7% in treno rispetto alle aziende italiane, e le aziende che sono cresciute di più sono state Hugo Boss, marchio del gruppo Valentino (+11,5%), Lvmh (+6,4%) e Tiffany (+4,5%). A due cifre la crescita delle redditività: l'utile netto è salito dall'11,2% del fatturato al 12,3%, quasi quattro punti percentuali in più rispetto al dato sui profitti delle aziende italiane.
«La conclusione che possiamo trarre è che continua, sia per le aziende italiane sia per quelle straniere, l'andamento positivo iniziato nel 2004, spiega Carlo Pambianco. Ma è utile anche riflettere sulle differenze: i brand italiani crescono di più rispetto ai concorrenti stranieri (8,9% contro il6,2%),ma registrano utili percentuali nettamente inferiori».
Come si spiega questo doppio binario di crescita dei dati di bilancio? «Prima di tutto con le dimensioni: ci vogliono dieci delle nostre aziende per fare una Lvmh ricorda Pambianco. I grandi gruppi, in particolare sul mercato globale, hanno delle efficienze complessive, grazie a economia di scala e molte altre sinergie all'interno del portafoglio dei loro marchi. Ma c'è anche una differenza di posizionamento: in Francia ad esempio ci sono pochi giganti con ottima redditività anche perché sono concentrati nella fascia altissima del mercato, quella del vero lusso, come Lvmh e Hermes. Inoltre questi marchi sono molto attivi negli accessori, che ha margini superiori all'abbigliamento».
Estratto da Il Sole 24 Ore del 26/09/07 a cura di Pambianconews