Dollaro ai minimi storici su euro e yen e congiuntura internazionale minacciata da caro-petrolio e crisi dei mutui. Non sembrerebbe il momento migliore per “sfidare” il mercato con un'Ipo. Eppure le aziende italiane della moda e del lusso si sono messe in coda per Piazza Affari.
Prima fra tutte Prada, che avrebbe già scelto gli advisor, con UniCredit e Intesa Sanpaolo a coordinare un'operazione da 4 miliardi di euro. Dopo il gruppo di Patrizio Bertelli toccherà quasi certamente a Ferragamo, che proprio con l'obiettivo della Borsa nell'ottobre 2006 ha scelto l'amministratore delegato Michele Norsa, strappandolo al gruppo Valentino. Per Ferragamo sarebbe pronto come advisor Caretti&Associati, studio che da anni o segue le aziende familiari, caldeggiandone la quotazione.
Nella lista di aspiranti reginette della Borsa ci sono anche Piquadro, Brioni e Damiani, che hanno pubblicamente parlato dei loro piani, e molti altri che si stanno muovendo con maggior prudenza, tra cui Belstaff, gruppo Sixty e Patrizia Pepe.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 21/09/07 a cura di Pambianconews