«La situazione è migliore di quanto ci aspettassimo solo un anno fa: l'export è in forte crescita (+8,3%) e la produzione continua a migliorare in qualità: il prezzo medio di ogni scarpa esportata è cresciuto del 7,8 per cento. Possiamo finalmente usare la parola ripresa, ma sul futuro pesa la congiuntura mondiale e la crisi dei mutui negli Stati Uniti e nel Regno Unito, che potrebbero avere delle conseguenze anche per noi calzaturieri».
Vito Artioli ha presentato così i dati sull'interscambio commerciale di calzature nei primi cinque mesi del 2007, alla vigilia del Micam, la fiera delle calzature che si apre oggi a Rho-Pero.
Artioli è presidente dell'Anci, l'associazione dei calzaturieri italiani, dal giugno scorso e fin dal suo insediamento ha insistito sull'internazionalizzazione del settore, ma anche sull'importanza di avere rapporti commerciali con il resto del mondo all'insegna della reciprocità.
Il riferimento è ai Paesi asiatici, soprattutto: «Le importazioni di calzature dalla Cina e dal Vietnam sono cresciute, rispettivamente, del 15,5% e del 12,6%, nonostante le non trascurabili contrazioni per le scarpe in pelle, quelle a cui si applicano i dazi antidumping di Bruxelles: nei primi cinque mesi del 2007, rispetto allo stesso periodo del 2006,1'import di calzature in pelle made in China e Vietnam è stato del 21,7% – ha spiegato Artioli.
Una certezzaviene dal Micam: «Siamo diventati la più importante fiera di calzature al mondo – ha ricordato Artioli -. Gli espositori per questa edizione sono 1.667, di questi 1.131 sono italiani, disposti su oltre 73mila metri quadrati e divisi in otto padiglioni. Ci aspettiamo 44mila visitatori e più della metà arriveranno dall'estero: è già un ottimo risultato, ma vorremmo migliorarlo ancora. Anche per questo a partire dal 2008 1'Anci investirà all'estero 1'80% del budget per la promozione e la comunicazione, con affissioni negli aeroporti e presenza nelle fiere e sulla stampa. Fino a quest'anno gli investimenti maggiori li facevamo in Italia, ma ora vogliamo dare un ulteriore segnale di internazionalizzazione».
Estratto da Il Sole 24 Ore del 20/09/07 a cura di Pambianconews
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