Lusso totale. A partire dall'approvvigionamento di materia prima, dai prodotti e dal design, ma passando anche attraverso i proprietari e la loro storia plurisecolare, per arrivare al marketing. è la filosofia della tedesca Faber-Castell, primo produttore mondiale di matite e penne. Fondata nel 1761 da Kaspar Faber a Stein, vicino a Norimberga, la società dal 1978 è governata dal conte Anton Wolfgang Graf von Faber-Castell, 65 anni, esponente dell'ottava generazione della famiglia.
Faber-Castell nel mondo ha 15 fabbriche e 18 filiali, per 5.500 mila dipendenti; fattura 370 milioni di euro; e ogni anno produce 1,8 miliardi di matite, più milioni di altri articoli, divisi in 2 mila tipologie, dai pastelli alle stilografiche, dalle agende alla pelletteria, l'ultima diversificazione.
Dal 1980, quando si verificarono problemi con i tradizionali fornitori di legno pregiato, che non riuscivano più a trovare materiale di qualità eccellente, l'azienda ha scelto l'autosufficienza: oggi 500 addetti sono impiegati nel progetto di riforestazione in Brasile, dove sorgono i due siti produttivi più importanti della Faber-Castell.
Ma è il prodotto finale il cuore del lusso Faber-Castell: ed è su questa consapevolezza che
punta l'azienda, anche nel nome dei più recenti lanci.
Il 9% del fatturato va in comunicazione. «Ma abbiamo molti prodotti eccezionali» sostiene Faber-Castell «e poca visibilità: dobbiamo comunicare ancora di più».
In Italia (dove la filiale diretta da Danilo Claudio Pecori nel 2006 ha fatturato 13 milioni, con un incremento del 20%), l'azienda ha aperto una decina di shop-in-shop. Adesso mira a colpire l'immaginazione dei potenziali clienti di fascia altissima. L'ultima mossa è un accordo con il Town House Galleria di Milano, l'unico albergo italiano che vanti una certificazione a 7 stelle: da agosto, i clienti dell'hotel hanno a disposizione un desk-set Graf von Faber-Castell, contenente quattro Matite Perfette.
Estratto da Economy del 14/09/07 a cura di Pambianconews