E' a capo del primo mercato di un gruppo il cui giro d'affari sfiora i 3,4 miliardi di euro. Ed è pure giovane, bella e in attesa del secondo figlio. Laura Burdese, amministratore delegato di Swatch group Italia, dopo aver festeggiato 350 milioni di pezzi venduti degli orologi colorati che hanno fatto impazzire collezionisti a partire dagli anni Ottanta, ora ha due sogni: «La seconda nascita di Swatch, che l'anno prossimo compie 25 anni. E quella del mio secondo figlio, che arriverà a fine novembre».
Laura Burdese vive a Milano da quando, a soli 23 anni, è iniziata la sua carriera di donna marketing prima in Beiersdorf (per tre anni e mezzo si è occupata del marchio cult Nivea), poi in L Oréal. Poi, nel 1999, è arrivata la chiamata dal gruppo Swatch: cercavano qualcuno che provenisse dal seducente mondo della bellezza per prendersi cura del marchio Calvin Klein. La cura è stata talmente azzeccata d'avere un effetto benefico sulla carriera della giovane manager: nel giro di sei anni, a 34, Laura Burdese è diventata ad della filiale italiana del colosso internazionale di orologeria e dei suoi 18 marchi. Domanda.
Come ce l'ha fatta? �Grazie a due buone scuole complementari: quella tedesca di Beiersdorf così strutturata e precisa, e quella francese di L'Oréal dove il lavoro coincide spesso con la vita privata: è necessario essere operativa 24 ore su 24, i rapporti interpersonali sono fluidi e si dà più importanza alle persone che ai processi. E poi all'impegno senza risparmio ma anche a una buona dose di fortuna: le cose accadono per una concatenazione di eventi che non controlliamo mai al 100%�, ha rivelato Laura Burdese.
Estratto da Capital del 7/09/07 a cura di Pambianconews