Passeggiare osservando i pezzi unici del museo, sostenuti a mezz'aria da un pavimento trasparente, mentre sotto scorre nella sua quotidiana normalità la vita dell'azienda. La storia e il presente: a tenerli insieme, il valore del prodotto, che supera la dimensione del tempo. L'architetto e l'industriale condividono la sintesi: «I prodotti della Piaggio sono oggetti di design oltre che meccanici, racchiudono quel valore di creatività e di cultura che è tipico del made in Italy».
Da quando nel 2003 ha deciso l'acquisizione dell'azienda di Pontedera, Roberto Colaninno ha avuto in testa il pensiero non solo di rilanciare la storica fabbrica della Vespa, ma anche di valorizzare il patrimonio storico dell'azienda. Come? Partendo dal museo, già in funzione dal 2000, ma cambiandone completamente idea e struttura. E coinvolgendo nella sfida l'architetto Massimiliano Fuksas.
Il nuovo museo Piaggio sarà dentro il magazzino, un grande capannone di 17mila metri quadrati e alto una ventina di metri, grande a sufficienza per mettere un oggetto dentro l'altro e farli dialogare. «Invece di demolire e costruire ci saranno due realtà che insieme vivono benissimo. Ho sempre preferito la logica dei due oggetti per produrre spazio: si creano interstizi tra di loro e insieme producono l'emozione», spiega Fuksas.
Fuksas e Colaninno si sono trovati in perfetta sintonia. «I prodotti della Piaggio sono il frutto dell'intelligenza, della creatività, del lavoro dell'uomo. La fabbrica esprime questo grandissimo valore: i risultati sono gli oggetti che la gente verrà a guardare e noi vogliamo valorizzare questo patrimonio», spiega l'imprenditore mantovano, che per il nuovo volto del museo ha investito 8 milioni.
Il cantiere partirà dopo l'estate e i lavori dovrebbero durare un anno. Già oggi il museo Piaggio viene visitato da 30mila persone. Si trova nell'ex Attrezzeria ed è grande 3mila metri quadrati.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 12/08/07 a cura di Pambianconews