Addio taglia 42. La misura forse più desiderata e ambita perchè sinonimo di perfezione. Da Bruxelles arriva una proposta di legge che potrebbe far sparire per sempre le etichette con le taglie dagli abiti femminili, sostituendole con misure in centimetri di vita, fianchi e busto.
La proposta, avanzata dal capo della commissione tessile europea, Frank Moore, è stata studiata soprattutto per evitare la confusione nelle taglie femminili in tutta Europa (quelle maschili sarebbero già più uniformi). Attualmente, quello che viene venduto come una 38 in Francia, corrisponde ad una 42 in Italia e ad una 10 in Inghilterra, e già questo è spesso sufficiente per confondere anche le più grandi esperte di shopping.
Come se non bastasse, ogni casa cambia leggermente le misure delle proprie taglie a piacimento, quindi se una persona veste una 42 di Armani, per esempio, magari si trova a dover passare ad una 40 di GAP oppure ad una 44 di Gucci.
La «pressione» sulle ragazze giovani per entrare nella «taglia perfetta», tanto lamentata dal movimento contro la «size zero», verrebbe così rimossa, lasciando le teen-ager libere dall'obbligo di conformarsi ad un'ideale per molte irraggiungibile.
Estratto da Corriere della Sera del 5/07/07 a cura di Pambianconews