Un finale con colpo di scena. La corsa per aggiudicarsi Valentino Fashion Group ha fornito l'ultima sorpresa: Permira rilancia per la griffe e batte Carlyle che sembrava il favorito.
A pesare è stata un'offerta del gruppo anglosassone che ha superato economicamente quella di Carlyle: 36,65 euro ad azione contro i probabili 34,5 euro offerti dall'operatore guidato da Marco De Benedetti il giorno prima.
Ma le situazione è in evoluzione: Permira, che ha Mediobanca e Citigroup come advisor, comprerà infatti il 29,9% riunito nella lussemburghese ICG, la scatola di Andrea dalle Rose, Vittorio e Matteo Marzotto e Massimo Caputi che ha il 29,9%. Ma resta ancora incerto il futuro del pacchetto di Canova, la finanziaria di Antonio Favrin e Dario Segre che possiede il 19,9% della griffe di moda.
Permira con il 29,9% della Icg non ha ancora il pieno controllo della gestione di una società dove Favrin è attualmente presidente. La strada potrebbe essere soltanto una: superare subito la soglia del 30% e lanciare un'Opa obbligatoria, con conseguente offerta a cascata sulla controllata tedesca Hugo Boss.
Ma c'è anche un'altra strada: Permira potrebbe infatti prendere tempo, una volta entrato in possesso del 29,9% di Icg, e valutare la situazione magari cercando il dialogo anche con gli altri soci di Valentino. Anche in questo caso. Comunque, anche se in modo ritardato, il risultato finale sarebbe l'Opa.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 16/05/07 a cura di Pambianconews