Nel 2008 festeggierà il primo secolo di vita. In 99 anni di attività ha saputo rinnovare e diversificare il suo business, pur restando nel solco della tradizione e della continuità. La storia di Bonollo, la più antica azienda veneta di grappe e distillati, è il paradigma di quel capitalismo familiare e, al tempo stesso, moderno che contraddistingue gran parte dei marchi nobili del settore agro-alimentare italiano.
Nato nel 1908, oggi il gruppo è guidato dalla quarta generazione e la famiglia detiene ancora il 100% del capitale aziendale. I dipendenti sono 50, distribuiti tra i due stabilimenti di Conselve e Mestrino, in provincia di Padova. «Il rapporto della nostra azienda col made in Italy è molto stretto», dice Elvio Bonollo, presidente della società e nipote del fondatore. «La nostra grappa, infatti, nasce, si sviluppa e continua a mantenersi esclusivamente in seno alla tradizione veneta: una delle migliori al mondo».
Il 2006 di Bonollo si è chiuso con oltre 4 milioni di bottiglie vendute e un fatturato di 19 milioni, in crescita del 12% rispetto al 2005. Un quinto della produzione è destinato alle esportazioni: in prima fila, oltre ai mercati di lingua tedesca, tradizionalmente favorevoli per i distillati del Nord Italia, sono Stati Uniti, Canada e Giappone.
La punta di diamante dell'azienda è la grappa «Of Amarone Barrique», destinata al canale della ristorazione di lusso: nell'ultimo anno le vendite sono cresciute del 98% rispetto al 2005, con 90 mila bottiglie distribuite e la conquista di quattro nuovi locali «stellati». Gli altri 15 marchi della collezione «Of», lanciati nel 1999 con l'obiettivo di conquistare il target di hotel, bar e ristoranti, hanno invece fatto ottenere a Bonollo la leadership nell'Italia centro-meridionale.
Estratto da Economy del 11/05/07 a cura di Pambianconews