Il mercato dell'occhialeria non è solo il regno dei colossi. C'è un'altra faccia della medaglia, meno conosciuta, che è quella delle società di medie dimensioni che conquistano importanti fette di mercato. Attraverso una strategia di nicchia; parlando a un cliente “esigente” con il linguaggio del design, della qualità, del prodotto fashion-oriented, di una tecnologia che riscopre e valorizzala tradizione artigiana.
La Sover di Soverzene, nel distretto dell'occhialeria di Belluno, è un'azienda familiare con 300 dipendenti circa che produce 3mila montature al giorno, ha una rete di vendita all'estero (una sede commerciale a Bucarest e una a Praga, 18 negozi di proprietà in Romania, una joint-venture in Russia) e, soprattutto, è leader nella produzione di occhiali in pelle. L'anno scorso si è chiuso con un fatturato di quasi 22,5 milioni di euro e la previsione per giugno è arrivare a 27 milioni.
«Rispetto all'anno scorso, spiega Paolo Cannicci (nella foto), 61 anni, presidente del gruppo Sover il giro d'affari è cresciuto del 25%». Un risultato tutt'altro che scontato se si pensa che, solo nel 2002, il settore metteva in evidenza un calo dei consumi.
«Grazie agli accordi di licenza, che abbiamo concluso con alcuni stilisti (Alviero Martini, Mariella Burani, Baldinini e, ultimo, Kiton) allo scopo di dare maggiore visibilità al prodotto, il fatturato è cresciuto in media del 20% l'anno» conclude Canricci.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 8/05/07 a cura di Pambianconews