Il Gruppo Ermenegildo Zegna, leader globale nell'abbigliamento maschile di lusso, ha approvato il bilancio 2006 con un utile netto di 63,3 milioni di Euro, pari all'8,1% sul fatturato, in crescita rispetto all'anno precedente del 20,3%.
Il buon risultato, nonostante il deprezzamento di dollaro e yen che condizionano il 60% dell'export, è stato accompagnato da un aumento del fatturato del 9,4% a 779,4 milioni di Euro e da una posizione finanziaria netta positiva per 119,8 milioni di Euro (+32,7% rispetto all'esercizio precedente).
Ermenegildo Zegna, presente in oltre 60 Paesi, ha il suo punto di forza in un'importante ed articolata rete di negozi monomarca, passati nel 2006 da 460 a 501, di cui 198 in proprietà. Il rafforzamento dei punti vendita ad insegna esclusiva Zegna, infatti, è alla base del decisivo contributo apportato dal fatturato retail direttamente collegato al marchio Ermenegildo Zegna che cresce complessivamente del 16,3%.
In valori assoluti gli USA, che crescono nel 2006 del 13%, si confermano il singolo mercato più importante per il Gruppo, seguiti da Italia (+4%), Giappone (+ 13%) e Cina (+36%). Tra i Paesi dell'area Euro, spicca la Germania che cresce del 28% e crescono significativamente anche i Paesi più importanti dell'America Latina come Argentina (+32%), Messico (+24%), Brasile (+10%) ed i paesi del Medio Oriente in crescita del 68%.
Il fatturato consolidato è riconducibile per il 75% ai prodotti di abbigliamento, a cui contribuisce anche il marchio Agnona, e agli accessori, che incidono per circa il 15% sul giro d'affari complessivo, mentre il restante 10% proviene dai tessuti. Un contributo significativo ed in forte accelerazione è stato dato dai prodotti in pelle (+ 30%), realizzati da ZeFer (joint venture con Ferragamo) o internamente dal Gruppo, e dai profumi prodotti su licenza da YSL Beauté e dagli occhiali prodotti in licenza da De Rigo.
“Il risultato d'esercizio dopo le imposte e la positiva posizione finanziaria netta, ha dichiarato Ermenegildo Zegna (nella foto), Amministratore Delegato del Gruppo, si collocano al di sopra della media delle performances delle imprese che operano nel segmento del lusso e dipendono, in larga misura, dagli incisivi cambiamenti determinati dalla nuova organizzazione aziendale”.
A cura di Pambianconews