Potrebbero essere le griffe emergenti della moda a inaugurare il filone delle super-azioni, la nuova tipologia di titoli messa a punto dall'Assolombarda di Diana Bracco che nei prossimi giorni verrà presentata ufficialmente in una manifestazione con la Borsa italiana. Lo rivela Mario Boselli (nella foto), presidente della Aldaf, l'associazione delle imprese familiari, che ha seguito il progetto e che è convinto che la formula sarà utilizzata non appena saranno messi a punto i dettagli tecnici.
«Per crescere nell'abbigliamento, spiega Boselli, occorre e controllare l'intera filiera fino ai punti vendita, con conseguenti importanti investimenti». Le super-azioni servono proprio a questo: a finanziare programmi di sviluppo diretto (per esempio un brevetto, una iniziativa di ricerca, l'espansione nel retail, la crescita sui mercati internazionali) o attraverso acquisizioni. Con un vantaggio per l'imprenditore: non perdere il controllo della società.
Le azioni di sviluppo, come sono state chiamate da Giorgio Basile, amministratore delegato della Isagro che ha messo a punto il modello, partecipano fino a metà del capitale sociale ma hanno diritto di voto limitato. In cambio i soci di sviluppo ricevono un dividendo maggiore e hanno la facoltà di convertire i titoli in azioni ordinarie in caso di mancato raggiungimento dei risultati promessi al momento dell'emissione o in caso di cessione d'azienda.
Estratto da Il Mondo del 9/02/07 a cura di Pambianconews