«No, quell'intervista non è da lui. Non è il suo stile. E ci sono altri elementi che non tornano». Per Carlo Pambianco, uno che conosce a fondo sia «Re Giorgio» sia l'intero settore moda, di cui accompagna da decenni le aziende nella crescita, la secca smentita di Giorgio Armani alla notizia di un'imminente vendita dell'omonima maison è a rigor di logica l'unica cosa autenticamente vera in questo giallo che ha animato le sfilate milanesi.
«Il Gruppo Armani non è in vendita, la mia era stata una battuta, evidentemente equivocata», ha tagliato infatti corto lo stilista. Sarebbe stato il giornalista dell'Handelsblatt a non cogliere la sfumatura ironica contenuta nella risposta di Armani. Il quale, sollecitato su una sua intenzione di vendere a l'Oréal, avrebbe risposto: «L'Oréal potrebbe essere un partner, ma se qualcun altro offrisse di più, anche questo verrà preso in considerazione».
Ma sono proprio queste parole, e altro, a non convincere un esperto come Pambianco. «Mi è parsa subito una cosa forzata, montata ad arte, spiega il consulente. Credetemi, non è da Armani esprimersi in termini del tipo “a chi offre di più”. “Credo di più, continua il consulente, ad una quotazione in Borsa”. Quanto alla valutazione del gruppo Pambianco la vede più verosimile attorno ai 4 miliardi.
Estratto da Il Giornale.it del 21/02/07 a cura di Pambianconews