«La campagna vendite delle collezioni A/I 07-08 è ancora in corso, ma mi hanno appena informato che abbiamo superato il budget. Le cose stanno andando bene», si compiace Giancarlo Di Risio nella hall del Beverly Wilshire di Los Angeles. Amministratore delegato della Versace da settembre 2004, è l'artefice del risanamento dell'azienda che in soli 18 mesi è riuscita ad azzerare il debito di circa 120 milioni di euro e a portare il bilancio in attivo, con previsione di oltre 276 milioni di ricavi per il 2006.
«Ci siamo concentrati sulla fascia alta del mercato dove i competitor sono pochi, Chanel e Dior, per intenderci. L'atelier Versace ha superato le aspettative e gli accessori hanno raggiunto il 38% del fatturato. Abbiamo portato avanti il concetto di esclusività, puntando sugli abiti da sera, per i quali siamo imbattibili, e soprattutto tagliato le licenze preferendo quelle relative all'ambito dei lusso, cioè alberghi, linee aeree, megayacht».
Così Di Risio ha contribuito a ribaltare le sorti della casa della Medusa, soppesando l'ipotesi della quotazione in borsa. «Sull'argomento non posso fare anticipazioni. Posso invece dire che abbiamo grandi progetti a New York (il probabile rifacimento di un intero piano dell'ex Hotel Plaza, suddiviso in appartamenti di prestigio), in Asia, aperture di boutique e grandi alberghi. Per non parlare della rinascita di Versus». Che secondo le voci non grifferà abiti ma solo accessori e tecnologia.
Estratto da Panorama del 16/02/07 a cura di Pambianconews