Manuale contro l'anoressia, concentrato in sedici pagine, con tanto di tabella per calcolare l'indice di massa corporea. Sarà distribuito nelle farmacie ma anche nei backstage delle sfilate. Questo è il primo atto concreto del Comune di Milano contro l'anoressia, alla vigilia della settimana della moda che prenderà il via sabato a Milano. «Questa guida segna l'alleanza tra noi e il mondo della moda, ha spiegato ieri Carla de Albertis, l'assessore alla Salute, l'obiettivo è promuovere corretti stili di vita ma allo stesso tempo lanciare un nuovo modo di fare moda, con modelle più in carne». Tutti obiettivi nobili, peccato che le modelle straniere non saranno in grado di coglierli perché la guida non è stata tradotta in inglese.
Sabato si riaccendono i riflettori sulle sfilate e si vedranno i primi effetti del “codice di autoregolamentazione contro l'anoressia” sottoscritto non solo dal Comune, dall'Assem (l'associazione che raggruppa le agenzie delle modelle), ma anche dalla Camera della moda e dal ministro Melandri. Se gli accordi saranno rispettati, in questa edizione non si dovrebbero vedere ragazze scheletriche.
In attesa, il Comune dà il buon esempio. Giovedì sera, all'Arco delle Pace di corso Sempione, sfileranno modelle dalle taglie normali (dalla 42 alla 44) e con loro, in passerella, sono attesi personaggi famosi, come Carolina Kostner, Valeria Mazza, Bianca Balti, Gretel Coello Brosio, Kristen Pazik, la moglie di Shevchenko. Gli abiti che sfileranno sono firmati dai 18 giovani allievi dell'istituto di moda Burgo che, per l'occasione, hanno inventato una nuova taglia, la 43. Con le loro creazioni sfileranno anche quelle di tre sartorie gestite da giovani (Roberta Cotimbo, Rossella Cavioni e Laura Lorella).
Estratto da La Repubblica del 13/02/07 a cura di Pambianconews