L'atterraggio morbido dell'economia statunitense non tocca il settore del lusso, che beneficia anche della tenuta delle vendite in Europa e Giappone, ma soprattutto dell'aumento della popolazione con potere d'acquisto elevato in Cina e Russia. Le potenzialità di crescita, a giudizio delle banche d'affari, sono tali da giustificare raccomandazioni superiori a quelle dei mercati.
La capitalizzazione a livello mondiale dei venti titoli appartenenti al settore a fine 2006 era pari a 129,048 miliardi, con una crescita rispetto all'anno precedente del 22,8% secondo uno studio di Pambianco Strategie di Impresa. Una cifra che risulta già aumentata in queste prime settimane del 2007. Nell'analisi dell'andamento dei singoli titoli, lo scorso anno ha premiato le azioni Guess (+78,2% sulla piazza di New York) e Burberry (+51,4% a Londra). Fra le società quotate a Piazza Affari la palma va a Mariella Burani (+49,2%) e Valentino Fashion Group (+49%).
I rialzi sono stati contenuti entro il 10% per Luxottica (+8,6%), Christian Dior (+7,5%), Tod's (+7,3%), Lvmh (+6,5%), Fossil (+5%) e Tiffany (+2,5%). In negativo solo It Holding (-2,5%). Il rapporto di Pambianco evidenzia inoltre le performance dei titoli nel periodo 2000-2006: Coach (+1.097%) e Guess (1.095%) hanno registrato rialzi ben superiori alla media. Fra le società italiane la performance migliore è stata di Mariella Burani (+209%).
Estratto da Il Sole 24 Ore del 29/01/07 a cura di Pambianconews