Prendi i saldi e scappa. All'angolo tra la Conduit e la New Bond Street, su uno dei marciapiedi più eleganti d'Inghilterra, fra giapponesi in coda paziente per gli ultimi sconti di gennaio, una singolare folla d'operai assedia le vetrine Burberry's. Niente tute blu: vestono check, il quadrettato bianco-nero-rosso-pesca. Niente shopping: sono qui a protestare. Niente blocchi stradali: vogliono chiudere solo una via di fuga. «B+B: keep Burberry british!»: l'inglese Burberry resti agl'inglesi. E Dio stramaledica quest'idea, finita la stagione dei saldi, di sbaraccare in Cina. E di chiudere lo stabilimento gallese di Rhonnda Valley. E di lasciare per strada, coi 280 dipendenti, i brandelli d'una bandiera.
Era cominciata qualche mese fa come una piccola disputa sindacale: il nuovo management dell'azienda che fa due conti e decide di «delocalizzare» in Cina. Un eufemismo per chiudere la storica fabbrica di Treorchy. Gli operai non sono soli. Hanno aperto l'inevitabile sito, www.keepburberrybritish.com , e ogni giorno è un fioccare d'adesioni alla lotta: l'attrice Emma Thompson e il Rhys Ifans volto celebre dei videoclip Oasis, sir Alex Ferguson patron del Manchester e Ioan Gruffud che ha recitato in «Titanic», il baritono Bryn Terfel e l'autore di «Trainspotting», Irvine Welsh. L'ultimo è Tom Jones, il popolare cantante che abita a 15 km da Treorchy: «So quanto la fabbrica sia importante per la comunità. Vi raccomando, signori manager: rinunciate al piano di chiusura».
Dalla maison rispondono che «non ci sono alternative commerciali». Di fronte a una simile protesta, però, venerdì hanno fatto una concessione: regaleranno la fabbrica alla comunità di Treorchy, perché ci faccia quel che vuole. Agli operai non basta: Burberry vola in Borsa, dicono, l'anno scorso ha fatto il 25% in più di fatturato. «Si scappa in Cina se gli affari vanno male!» urla su Bond Street l'operaio Mick Duncan. E se si toglie un attimo la polo, Duncan ha qualcosa da chiedere anche a Blair: «La Cina è il più grande nemico dei lavoratori. Non era un laburista, lei?».
Estratto da Corriere della Sera del 28/01/07 a cura di Pambianconews