Nasce a San Francisco nel 1968 e da allora ha conquistato oltre 40 paesi. È Esprit, produttore e distributore di abbigliamento uomo, donna e bambino che dopo quasi un decennio di assenza dal mercato italiano punta sul Belpaese facendo leva su qualità ed heritage.
“Nel futuro la gente non consumerà di più, ha già abbastanza. Vorrà comprare cose di miglior qualità senza spendere molto”, spiega Heinz Krogner, Ceo di Esprit Holding Limited. Di fronte a tale realtà un'unica strategia commerciale risulta secondo lui vincente per i prossimi anni: incrementare la qualità dei prodotti in modo significativo mantenendo fissi i prezzi di vendita al pubblico.
A dieci anni dal suo ingresso in azienda, e dopo aver portato il fatturato da 300 milioni a 3 miliardi di euro, al manager tedesco interessa soprattutto spingere sul retail tramite l'apertura di nuovi punti di vendita in tutto il mondo. “Per accrescere la visibilità del brand punto sull'apertura di punti di vendita”, dichiara Krogner. Esprit vanta una rete commerciale costituita da 668 negozi a gestione diretta, 945 in partnership, 3.508 shop in store e 7.006 identity corner nel mondo. Gli spazi sono l'unico legame tra azienda e consumatore finale. “La gente amala semplicità e vuole essere ispirata”, conclude Krogner.
Estratto da Mark Up del 20/12/06 a cura di Pambianconews