Due anni fa ci aveva provato Apax. Fatta la due diligence, aveva messo sul piatto 300 milioni che però non bastarono a convincere Franco Massa, 66 anni, proprietario della Conbipel di Cocconato d'Asti. Adesso quella che è stata definita la Zara italiana torna nel mirino dei fondi di private equity. Investitori associati e Pai partners hanno già discusso con le banche termini e condizioni dell'acquisition financing, in modo da poter confezionare un'offerta se e quando arriverà il via libera di Massa. Che del resto è corteggiato da molti: di recente anche il gruppo Miroglio (fornitore dell'azienda) ne ha sondato la disponibilità.
Conbipel piace perché guadagna bene e cresce. Lo scorso hanno ha chiuso con un mol di 30,6 milioni su 292 di ricavi. E ha una forte presenza retail con 160 negozi in Italia più una decina all'estero tra Russia, Dubai, Turchia e Praga.
A capo delle attività di Massa c'è la holding Bima che controlla al 100% sia Conbipel sia la Bim in cui sono stati scorporati un anno fa immobili, negozi e sedi. Ora l'azienda è potenzialmente sul mercato ma Pai, Investitori e altri pretendenti sanno che il fondatore chiede valutazioni da luxury good. E un assegno conseguente.
Estratto da Il Mondo del 10/11/06 a cura di Pambianconews