Libera, informale, underground: questo e molto di più è il carattere inconfondibile di Berlino, il Berlin Style. La città vive oggi un'esplosione creativa nel campo del design. Una nuova età dell'oro per la capitale tedesca, che oggi si rivela la città del design più innovativa al mondo, l'humus perfetto per giovani artisti e disegnatori affermati. L'Unesco l'ha dichiarata “Città del design 2006″ per la capacità dell'industria creativa, per il suo modello d'insegnamento indipendente e per la scelta strategica '”top down-bottoni up”. Un sistema che punta all'arte libera dei giovani, e riesce ad attrarre le grandi aziende di moda, design industriale, media and communication design, fotografia, architettura.
Così, il fatturato del Berlin Style è in continuo aumento. L'anno scorso il suo volume d'affari ha raggiunto 1,4 miliardi di euro. La “città del design” può contare su 6.300 azíende, 1.300 laboratori, decine di fiere di richiamo internazionale, oltre che sul più alto numero di centri di formazione e università di design d'Europa.
Il filo conduttore del Berlin Style nel campo del design non è l'estetica, ma la funzionalità. Se normalmente design e creatività seguono il flusso della tendenza, la città tedesca rompe gli schemi. Ne esce uno stile che può essere minimalista o complesso, ma sempre innovativo. Nelle decine di scuole e università del design viene impartita l'idea di “libertà creativa”.
E non è tutto. A Berlino i giovani possono contare su molte reti e piattaforme (Create Berlin, Directors Club fiir Deutschland, Internacionales Design Zentrum Berlin, Transform e.v.) per ottenere aiuto ad entrare nel mercato e partecipare alle fiere. Ma anche a trovare finanziamenti per mandare avanti il proprio business.
Estratto da L'espresso del 10/11/06 a cura di Pambianconews