La barca e il mobile si avviano a essere una cosa sola, almeno per quanto riguarda i distretti toscani. Tra Viareggio e la provincia di Pisa si è infatti creata in questi anni un'esperienza molto particolare come quella dell'arredamento per la nautica che, a giudicare dai numeri e dal livello di crescita, sembra viaggiare a gonfie vele. Circa un terzo delle aziende del mobile del pisano, secondo un recente rapporto dell'Irpet (Istituto regionale per la programmazione economica della Toscana), lavora prevalentemente per realizzare gli interni degli yacht, e mostra trend di crescita che vanno in netta controtendenza con l'andamento generale del settore legno-mobile italiano.
«Il lavoro sugli interni è molto delicato, uno degli aspetti su cui i clienti sono più esigenti, dice Giancarlo Palomba, della Società navale di Pisa. Per cui i cantieri hanno bisogno di partner affidabili e che durino nel tempo, un'esigenza che ha portato le ditte del comprensorio a specializzarsi sempre di più. La filiera è nata così, naturalmente».
«Il vero segreto di questa sorta di distretto nautico integrato è il fatto di essere tutto artigianale, ribatte Manuela Paladini, responsabile nazionale Cna nautica, e di puntare per questo al massimo della qualità. La filiera esiste già, e dobbiamo dare atto alla Regione di aver preso coscienza di una situazione che dimostra con i numeri la propria validità. Le amministrazioni locali si stanno pian piano adeguando, anche se quando si comincia a parlare di infrastrutture le cose si fanno più difficili. Ma siamo fiduciosi, visto l'appoggio crescente che sta arrivando anche dalla politica».
Estratto da Finanza&Mercati del 31/10/06 a cura di Pambianconews