Da alcune settimane la Brioni è senza amministratore delegato. Un rimescolamento interno al consiglio di amministrazione ha tolto la poltrona di amministratore delegato, dopo 15 anni, ad Umberto Angeloni (nella foto), che tuttavia è rimasto membro del consiglio. Senza peraltro trovargli un sostituto: anzi, secondo lo stesso Angeloni, tra i soci è ancora aperto il dibattito sul se e quando nominare un nuovo AD. Sta di fatto che la gestione oggi è affidata a un comitato esecutivo composto da tre rappresentanti delle due famiglie azioniste.
Gli azionisti sono i discendenti dei due soci fondatori: Nazareno Fonticoli e Gaetano Savini. Una decina di soci in tutto, con quote singole inferiori al 20% (presidente, dal giugno scorso, è Maria Vittoria Fonticoli, 74 anni). Tra loro c'è anche Angeloni, con un pacchetto del 5,59% che sale poco oltre l'11% se si considerano le azioni della moglie, Gabriella De Simone, erede della famiglia Fonticoli.
Azienda di famiglia sì, ma non piccola: dai 90 milioni di euro del 2000, il fatturato consolidato ha superato 162 milioni nel 2005, con un utile di 5,4 milioni. E per questo anno le previsioni sono di un'ulteriore crescita a 182 milioni circa.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 20/10/06 a cura di Pambianconews