La nuova frontiera della nautica si chiama “gigayacht”, praticamente delle navi, lunghe più di 50 metri e in grado di arrivare fino a 130. Non sembra proprio conoscere confini l'espansione della nautica italiana che fra un paio di settimane, il 7 ottobre, si darà appuntamento a Genova per il Salone Nautico, il più grande al mondo per tipologia di offerta (spazi a terra più quelli a mare, raddoppiati con l'inaugurazione della nuova darsena).
Il settore nautico è una delle realtà di punta del made in Italy e che ha raggiunto un valore della produzione a fine 2005 di 2,5 miliardi di euro, il 60% dei quali all'estero, con una crescita del 9% sul 2005 e prospettive analoghe per l'anno in corso. «Ci sono settori che vengono indicati come trainanti del made in Italy che hanno ormai delocalizzato all'estero l'intera loro produzione, spiega Anton Francesco Albertoni, presidente del Salone. Noi non abbiamo spostato neanche la più piccola delle produzioni, ma abbiamo il problema inverso: le nostre grandi barche vanno quasi tutte all'estero, dov'è ancora meno complicato, dal punto di vista normativo, andare per mare». Su questo farà leva Albertoni nella giornata di inaugurazione del Salone.
E per vincere la sfida internazionale, gli uomini e le donne dell'Ucina potranno da quest'anno contare su un simbolo, il Salone Nautico di Genova, profondamente rinnovato nei suoi spazi in acqua e prossimo a cambiare pelle anche a terra. Il nuovo presidente Paolo Lombardi, che ha ereditato il timone dall'imprenditore Franco Gattorno, ha appena inaugurato la nuova darsena nautica che, unita a quella già esistente, consentirà l´approdo a 400 grandi barche.
Estratto da Affari&Finanza del 25/09/06 a cura di Pambianconews