Inditex, prima frenata per colpa del dollaro
Per la prima volta da dieci trimestri a questa parte i margini di Inditex crescono meno del previsto e la Borsa di Madrid accoglie la semestrale del gruppo spagnolo con un ribasso dell'1,73%, a 34,07 euro. Inditex ha mantenuto le promesse sui ricavi del semestre, mostrando una crescita a due cifre: più 23% sul periodo 2005, a 3,48 miliardi, grazie all'aumento esponenziale dei punti vendita (208 in sei mesi). Ma ha deluso il mercato con margini più sottili delle attese: il rapporto tra margine lordo e ricavi si è ridotto al 54,9%, contro il 56,2% del primo semestre 2005.
La società, che nel primo trimestre 2006 ha superato il rivale svedese H&M, giustifica il peggioramento con le fluttuazioni dei cambi e l'apprezzamento del dollaro. E l'amministratore delegato Pablo Isla ha cercato di rassicurare il mercato, annunciando che sulla media dell'intero anno il rapporto tra margine lordo e ricavi dovrebbe risultare stabile al 56,2%. L'utile netto è cresciuto agli stessi ritiri del giro d'affari (più 20%), a 144,1 milioni nel secondo trimestre e a 294,6 milioni complessivamente nei sei mesi (la crescita è però la più bassa dal quarto trimestre 2004). Inditex ha confermato il piano d'investimento che prevede una spesa tra gli 850 e i 950 milioni di euro per aprire entro fine anno tra i 410 e i 490 nuovi punti vendita nel mondo.
Estratto da Finanza&Mercati del 21/09/06 a cura di Pambianconews