Chi sostiene la teoria del «concept in Italy» (cioè l'idea e la testa imprenditoriale in Italia, ma la produzione fuori) rafforzerebbe le sue convinzioni andando a Tarcento, in provincia di Udine. Dove una piccola azienda detiene il 70% del mercato nazionale dei peluche, nel prodotto di fascia alta, e vende in 30 Paesi con i suoi 450 pupazzi in catalogo. Bambolotti concepiti come li faceva la signora Trudi Müller negli anni Quaranta, prima di varcare il confine tedesco, di sposare un italiano (Antonio Patriarca) e di fondare la Trudi Spa nel 1953. Pupazzi fatti a mano, insomma, con grande cura: però, da almeno vent'anni, prodotti in Asia.
L'ultimo tassello che mancava era il marketing e a portarlo è stato l'amministratore delegato Maurizio D'Angelo, sette anni in Benetton, entrato in Trudi nel 2000, che ha strutturato il magazzino riducendolo da un onere di 7 milioni di euro di giacenze a soli 3; che ha portato dentro Trudi (accanto alla famiglia fondatrice, i signori Patriarca) la 21 Investimenti di Alessandro Benetton e ha venduto l'azienda, dopo averla ristrutturata, al fondo Paladin Carisma della Bain &Co. Italia nell'aprile di quest'anno, con prospettive di sviluppo a lungo termine.
Trudi Group, ai 25 milioni di fatturato con un Ebitda che nel 2005 è arrivato a quasi 5 milioni di euro.
L'ultima nata è la collezione di calze per bambini e teenager presentata allo scorso Pitti Bimbo e prodotta dalla Nigacalze Spa. Va molto bene anche la linea «My my»: astucci e articoli da cartoleria lanciata lo scorso anno e arrivata a 1 milione di euro di fatturato in poco tempo.
Intanto, è in progetto un monomarca che dovrebbe veicolare il mondo Trudi in vari luoghi oltre a Orio Center (il centro commerciale davanti all'aeroporto bergamasco di Orio al Serio) e ai negozi di Bologna, Bari, Caorle e Bibione (Venezia) accogliendo le richieste di tanti potenziali franchisee. Ma non finisce qui: «Puntiamo alla Borsa», annuncia D'Angelo. «Il nostro obiettivo è cercare aziende dell'area gioco da acquisire, per creare un polo dell'alta qualità. E quotarci entro cinque anni».
Estratto da Economy del 15/09/06 a cura di Pambianconews