No logo, no sponsor. Adidas sta considerando la possibilità di rinunciare alle sponsorizzazioni olimpiche dopo che il Comitato internazionale olimpico (Cio) ha deciso di non far più comparire il logo degli sponsor sulle divise sportive degli atleti. La decisione ha spiazzato il gruppo tedesco che sponsorizza 26 delle 28 discipline dei Giochi (tutte tranne la vela e l'equitazione) sin dal 1928, anno delle Olimpiadi di Amsterdam.
«Dobbiamo decidere, ha spiegato il presidente e Ceo di Adidas, Herbert Hainer, se, a questo punto, è ancora opportuno mantenere le sponsorizzazioni di sport olimpici minori nel caso venisse meno il diritto di far apparire il nostro marchio. Stiamo discutendo con il Cio per arriyare a un accordo. Un piccolo danno d'immagine Adidas, in realtà, l'aveva già subito durante i giochi invernali di Torino, a febbraio, quando gli atleti che indossavano gli indumenti con le tre strisce Adidas erano stati invitati a nascondere il marchio perché il gruppo tedesco non era sponsor ufficiale delle Olimpiadi invernali. Adidas guadagnerà dai prodotti legati al calcio, a fine 2006, una cifra intorno a 1,2 miliardi di euro. Sui ricavi dalle sponsorizzazioni olimpioniche il gruppo invece fa sapere che «il beneficio di questi accordi è più d'immagine che di numeri. Mentre sul calcio è possibile fare previsioni per fine anno, sulle discipline olimpiche meno. Possiamo dire però che nel 2005 gli investimenti Adidas nel marketing sportivo sono stati pari al 10°/ del giro d'affari del gruppo che è di 6,2 miliardi di euro».
Estratto da Finanza&Mercati del 19/07/06 a cura di Pambianconews