L'Europa pesa sui conti di Levi's
Si dice fiducioso in una ripresa delle vendite in Europa nella seconda parte dell'anno Phil Marineau, chief executive officer di Levi Strauss. Tuttavia il 2006 è iniziato in forte flessione per il gruppo Usa sui mercati del Vecchio Continente, mentre vendite e utili vanno bene in America e Asia.
Nel complesso, i conti della società registrano nei primi sei mesi una flessione del 3,7% per quanto riguarda il giro d'affari (pari a 1,9 miliardi di dollari) e dell'1% nel secondo quarter (con 936,7 milioni). In crescita invece l'utile netto di Levi Strauss, che segna un +26,9% nel primo semestre e un +50% nel secondo trimestre. Ma la situazione varia molto in base alle aree geografiche considerate.
Nel primo semestre dell'anno il fatturato della divisione europea ha infatti subito un calo del 18% rispetto allo stesso periodo del 2005, attestandosi a 437 milioni di dollari. Del 17% è invece la flessione delle vendite (pari a 196 milioni di dollari) relativa al secondo trimestre 2006, dovuta soprattutto alla diminuzione della domanda.
Ben diverso è l'andamento del gruppo in Nord America, dove i ricavi di Levi's crescono dell'1% nei primi sei mesi dell'anno (con vendite per 1,1 miliardi di dollari) e del 5% nel secondo trimestre, che chiude con 554 milioni di fatturato. Bene anche la performance in Asia, con vendite per 375 milioni di dollari nella prima parte dell'anno (+6%) e per 203 milioni nel secondo trimestre (+4%). Prodotto
Estratto da Fashionmagazine.it del 12/07/06 a cura di Pambianconews